martedì 15 luglio 2008

Buttafuoco: L'Ultima del Diavolo.

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Sua Eminenza Reverendissima, il cardinale Taddeo Reda di Giugliano, consigliere diplomatico della Santa Sede, è uno splendido principe di Santa Romana Chiesa. Uno di quelli fatti come una volta: molto nobile, molto capriccioso, molto snob, molto napoletano. E assolutamente al suo livello di uomo di gran mondo è il diavolo che si presenta a proporgli un patto davvero bizzarro. Nick Mac Pharpharel è infatti un demone di altissimo rango, che conosce alla perfezione Dante Alighieri nonché "le vele, gli sci, l'aoristo, gli ideogrammi, il sanscrito, i sacri testi, i cataloghi dei porno shop", oltre a ogni segreto della vita notturna newyorkese. Che cosa desidera il principe delle Tenebre dal principe della Chiesa? Una cosa da nulla: che venga definitivamente rovesciato dagli altari un santo del quale, peraltro, nessuno sa più niente. Si tratta del monaco Bahira, un eremita del deserto che a Bosra, in Siria, per primo riconobbe il segno della profezia nel ragazzino giunto con una carovana di Quraysh. Era Maometto quel giovane garzone, e che il profeta dell'Islam sia stato riconosciuto da un monaco cristiano attesterebbe quanto per alcuni è un'assodata certezza e per moltissimi uno scandalo insopportabile: l'iniziazione cristiana all'Islam. Occorre quindi cancellare ogni traccia di Bahira e soprattutto bruciare i papiri studiati dal santo, il libro sacro in cui si annuncia la venuta di un profeta tra gli arabi e che, seguendo un itinerario avventuroso attraverso i secoli e passando tra le mani di sovrani e condottieri, conferma quel legame di solidarietà profonda che si vorrebbe negare. Tutto questo mentre la Chiesa ortodossa persegue l'obiettivo contrario e tramite i propri emissari - il pope Pavel e la fascinosa dona Sabela, un'agente dei Servizi segreti russi - intende procedere alla santificazione di Bahira. Un thriller teologico, un sabba irriverente, scatenato, esilarante, questo romanzo di Buttafuoco. Avanti e indietro nello spazio e nel tempo, tra i grattacieli di New York e le capanne di santi eremiti strette d'assedio dai diavoli, tra le chiacchiere di alti prelati su terrazze di sciccosissimi ristoranti romani e il tintinnio di sacchetti pieni di anime dannate che i demoni agitano tra le dita come nacchere, una scorribanda "indiavolata" tra imam e asceti, cardinali e califfi, tentatori e tentati. Ma su tutto, sulla ridda grottesca di santi, umani e diavoli, sullo scandalo di Cristo e di Maometto come due raggi della stessa luce, emerge in queste pagine la commossa certezza che i libri allargano i confini e che la conoscenza e la comprensione uniscono i popoli almeno quanto l'ignoranza li divide e li avvelena.
tratto da unilibro.it

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