domenica 20 luglio 2008

Il passo delle oche di A.Giuli

Disponibile, richiedi info.
Il passo delle oche è l'andatura oscillante e senza metodo di un partito concepito molto prima del 1995: un viaggio nell'universo politico, culturale, antropologico ed estetico della destra postfascita italiana, nata nel 1995 dallo scioglimento del Movimento Sociale Italiano e dalla nascita di Alleanza Nazionale. Il passo delle oche è l'incedere dei figli di Giorgio Almirante e del cieco sradicamento da un passato orgoglioso e catacombale. Il passo delle oche è anche il frutto di un'ubriacatura politica che ha travolto le menti di una classe dirigente scaraventata nel fuoco del potere senza i mezzi per reggerne il bagliore. Alessandro Giuli racconta un passato che non passa, guardando alle tribolazioni identitarie di un mondo che non ha ancora sciolto i nodi della propria natura e della propria vera funzione: l'uso del potere, il leaderismo, l'estetica, l'antropologia del quotidiano postfascista. Nello stesso tempo ritrae anche l'universo dei militanti che, quasi a dispetto dei propositi della dirigenza politica del partito, non paiono essersi molto allontanati da un mentalità che si riconosceva sotto il segno dei Ray-Ban o degli stivaletti a punta, o aveva come letture obbligate i testi di Evola o Junger... Il ritratto di coloro che, delusi e scettici, guardano con diffidenza il nuovo corso della destra finiana: l'altra metà oscura del bipolarismo ideologico italiano. Alla vigilia del probabile ingresso nel Partito popolare europeo, Fini e i suoi portano con sé il marchio di un partito che non è piú nazionale ma non sa essere apolide, non piú ghibellino ma nemmeno guelfo, occidentale per comodità e di destra per mancanza d'altro. Sopra questa incompiutezza An ha seminato la propria transizione da un passato impresentabile a quel nulla imbellettato di modernità chiamato postfascismo.
tratto da bol.it

Nessun commento: